Itinerari & Trekking
Aprile 15, 2021
Le escursioni sono la nostra passione. Come faremmo a consigliare a chi soggiorna negli appartamenti del nostro agriturismo dove andare, se non conoscessimo il territorio? Per questo motivo ci piace percorrere anche le vie meno frequentate per scoprire sempre nuovi scorci e proporre esperienze indimenticabili ai nostri ospiti!
La passeggiata che vi descriviamo oggi, in particolare, ci condurrà lungo le mulattiere che collegano il comune di Diano Castello con gli altri paesi e i borghi del Golfo Dianese. In questo percorso prenderemo dunque quelle antiche vie che circondano l’abitato, sbucando da varie parti del paese e che ci offriranno prospettive inedite!
Ci troviamo nei pressi della rotonda stradale che precede Diano Castello, dove si incrociano le strade che conducono a Diano Marina, Diano Arentino e dove troviamo anche quella che ci interessa, ovvero la passeggiata chiamata “a Scursa, il centro storico e i suoi uliveti”.
Questo sarà l’inizio della nostra escursione in salita che si dirama anche in altri percorsi esterni:
Seguendo questa strada, dopo poche centinaia di metri, si arriva all’inizio di Diano Castello, proprio davanti alle Logge dove si trova l’ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (IAT).
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Ci addentriamo per le vie del paese di Diano Castello, finché non troviamo le indicazioni del percorso di nostro interesse e della discesa sul sentiero, detto “a Muntà”, che conduce contemporaneamente alla Fontana del Melo e a Diano San Pietro.
Decidiamo di proseguire verso la discesa che ci porta alla fontana di cui vi abbiamo già raccontato nell’articolo sul Parco del Ciapà. Qui ci fermiamo a goderci il paesaggio e, dopo qualche minuto, continuiamo in direzione del comune di Diano San Pietro.
Breve video che consente di osservare da vicino e nel dettaglio l’antica Fontana del Melo
Alla fine di questo sentiero proseguiamo verso la strada asfaltata che ci porterà al centro del paese, in corrispondenza del ponte sul torrente Evigno.
Proprio davanti a noi, meravigliosa e abbagliante, si staglia la chiesa parrocchiale di San Pietro. Ora le possibilità sono due: seguire l’argine sinistro del fiume verso Cervo, oppure proseguire verso la strada provinciale 56, che dal comune di San Bartolomeo al Mare arriva a Villa Faraldi e le sue frazioni.
Decidiamo per questa ultima opzione. Proseguiamo dritti, facendo attenzione alle macchine, dal momento che si tratta di una strada a scorrimento veloce, e finalmente troviamo il cartello “a Besusta, antica mulattiera”, che abbiamo già incontrato durante la prima salita verso Diano Castello.
Caratterizzata da un notevole dislivello che rende il percorso poco agevole, anche a causa della presenza di massi e pietre, questa strada sale verso il paese e ci consente di ricollegarci alla via “a Scursa” vista all’inizio. Percorsa tutta la mulattiera ci troviamo dunque a scendere verso il nostro punto di partenza.
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Per il ritorno vi sono anche delle varianti di percorso, come le strade che attraversano il comune di Diano Castello, in prossimità dell’edificio del Convento delle Suore Clarisse. Attraverso queste vie è possibile raggiungere sia la frazione di Varcavello, sia la strada provinciale che sale verso Diano Arentino e le sue frazioni.
Durata escursione: 1h 30’ circa
Lunghezza percorso: 4 km circa
Abbigliamento: dipende dalla stagione, ma sicuramente comodo e non pesante; scarpe da trekking
Difficoltà: minima, con mulattiere ripide e in discesa a cui prestare particolare attenzione
Consigliabile portarsi più borracce d’acqua e uno spuntino veloce. Fare attenzione al terreno dissestato lungo la discesa verso la Fontana del Melo, e a quello della mulattiera “a Besusta”, dove la strada, con dislivello importante, presenta massi e pietre.
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