Comuni del Golfo Dianese
Febbraio 21, 2020
A circa 3 km di distanza dal nostro agriturismo a Diano Marina , si trova un gioiello del Golfo Dianese: Cervo. Questo grazioso villaggio che si affaccia fiero sul mare, rientra a pieno titolo tra i Borghi più belli d'Italia. Nel 2016, infatti, Cervo è stato candidato dalla trasmissione Rai “Alle Falde del Kilimangiaro” come Borgo dei Borghi.
In questo articolo vi spiegheremo perché visitare la perla barocca del Ponente Ligure.
Cervo svetta sulla collina con le sue case colorate e la facciata barocca della Chiesa dei Corallini. La sua vista riempie il paesaggio e lo caratterizza a tal punto da renderlo immediatamente riconoscibile da chiunque si trovi lungo la Via Aurelia. Il suo litorale è costituito in gran parte da spiagge libere, con ghiaia o sabbia, e il suo mare cristallino è spesso calmo, ideale per le famiglie con bambini.
Meta turistica privilegiata del Ponente Ligure, Cervo fa parte dei sette comuni del Golfo Dianese. Da anni è riconosciuto come uno tra i Borghi più belli d'Italia , dall'omonima associazione. Ma chiunque abbia visitato almeno una volta questo paesino ligure sa che non ha bisogno di alcuna presentazione. Cervo è un regalo che si offre semplicemente alla nostra vista, maestoso e generoso allo stesso tempo.
La scritta latina “servo” campeggiava sulle insegne delle locande che offrivano ospitalità in epoca romana. In quest'area, infatti, si trovava una mansio: un'area di sosta per chiunque percorresse la Via Julia Augusta. Da questo nome, col passaggio dal latino al volgare, deriverebbe Cervo.
In seguito alla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C.), Cervo ospitò un insediamento bizantino, il quale salvò il territorio da ulteriori saccheggi da parte di popolazioni barbariche. In questo periodo si diede il via a importanti fortificazioni per garantire la sicurezza del villaggio.
Intorno al X – IX secolo, numerose incursioni piratesche nella costa del ponente ligure costrinsero gli abitanti della zona a trovare rifugio nei villaggi fortificati sulle colline. Con la crisi dell'impero carolingio Cervo entrò poi a far parte del contado di Albenga.
Nel XIV secolo Cervo rivendicò il proprio stato di comune autonomo, cadendo sotto la protezione della Repubblica di Genova. Quest'ultima nel 1330 cedette Cervo ai Cavalieri di Malta. La proprietà durò poco tempo, poiché il feudo venne venduto a Lazzaro Doria e infine a un discendente della potente famiglia dei Clavesana, Enrico Del Carretto, per poi tornare sotto il dominio genovese nel 1384.
Nei secoli successivi Cervo intensificò i propri traffici commerciali, specializzandosi nella pesca del corallo. Questa si praticava nei mari della Corsica e della Sardegna, dove il corallo veniva sottratto per essere riportato in Liguria e lavorato. Questa attività particolarmente redditizia aveva scatenato numerose incursioni da parte di popolazioni saracene durante tutto il XVI secolo.
In seguito alla caduta della Repubblica di Genova, nel 1797 Cervo ricadde nell'orbita della Repubblica Ligure. Passò poi sotto il Primo Impero Francese nel 1805, per rientrare sotto il Regno di Sardegna nel 1815, e infine nel Regno d'Italia nel 1861.
Per arrivare a Cervo bisogna prendere la via Aurelia in direzione Genova, superare San Bartolomeo al mare e imboccare via 2 giugno, seguendo le indicazioni per il borgo. Dopo qualche tornante in salita, in cui avrete modo di ammirare il tipico paesaggio ligure, caratterizzato dalle fasce popolate di olivi, arriverete in cima al borgo antico. Qui troverete diversi parcheggi, sia sulla strada che poco più avanti, in una piazzetta.
Una volta giunti nel centro storico di Cervo, praticabile solo a piedi, rimarrete piacevolmente colpiti dalla bellezza del suo Castello, costruito dalla famiglia dei Clavesana nel XIII secolo e oggi sede del Museo Etnografico.
Non è un caso se ogni anno centinaia di turisti passeggiano tra i tradizionali caruggi, perdendosi tra abitazioni private, bar, ristoranti e laboratori artigianali, in un crescendo di colori e profumi.
Potete decidere di accedere al borgo sia da Via Cavalieri di Malta, che da Piazza Castello. Quest’ultima opzione è sicuramente la più semplice. Oltre un arco si trova Piazza Santa Caterina, che sembra organizzata quasi come un grande cortile, con piante, tavolini e scale che conducono ad abitazioni private. Da qui potrete accedere, tramite una piccola scala a sinistra, al Museo Etnografico e alla Terrazza panoramica.
Scendendo verso le viuzze ciottolate, si fanno incontri curiosi. Vale la pena addentrarsi in tutti i caruggi, anche i più stretti: sono quelli che nascondono continue sorprese. Ad esempio, prendete via Alessandro Volta e percorretela tutta, finché non vi imbatterete nella piazza Serafino e Nino Alassio. Qui, oltre alle caratteristiche facciate sbiadite su cui si stagliano gli immancabili panni stesi, è possibile ammirare il campanile dell’Oratorio di Santa Caterina.
Ma ogni caruggio merita una sosta. Non mancano oggetti d’arte, installazioni e poesie appese alle porte delle case. Come tanti borghi liguri, anche Cervo è un grande giardino. Le piante e i fiori sono una costante nelle stradine ciottolate, che diventano così quasi estensioni delle abitazioni private. Proseguendo il nostro cammino, giungiamo a un promontorio da cui si gode di una vista senza eguali. Qui svetta la Chiesa di San Giovanni Battista, detta anche dei Corallini.
Questo nome le fu dedicato perché la sua realizzazione avvenne grazie ai proventi del commercio dei pescatori di corallo. Eretta tra il XVII e XVIII secolo, la Chiesa dei Corallini fu progettata dall'architetto Giobatta Marvaldi, che ne fece un gioiello del barocco ligure.
Meritano una visita anche altri edifici storici presenti nel centro storico di Cervo, come l'ex Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria (XIII secolo); la Chiesa di San Nicola da Tolentino, eretta sulle rovine di un antico tempio pagano; infine Palazzo Morchio (XVII secolo), sede del Municipio.
In questo scenario d'altri tempi, Cervo offre ormai da anni alcuni tra gli eventi culturali più interessanti della Riviera di Ponente. Dal 1964, infatti, è sede del Festival Internazionale di Musica da Camera, ideato dal musicista ungherese Sàndor Vègh. Davanti alla Chiesa dei Corallini è possibile immergersi in un'atmosfera da sogno, godendo dell'acustica resa perfetta dalla particolare conformazione architettonica della piazza.
Un altro appuntamento da non perdere è sicuramente quello con la manifestazione letteraria “Cervo ti Strega”, che vede protagonisti i finalisti del rinomato Premio Strega.
Un mare di fascino e storia si incontrano a Cervo, uno dei borghi più belli d'Italia. Visitare Cervo è un’opportunità da non perdere per chi soggiorna nelle nostre case vacanza a Diano Marina.
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