Comuni del Golfo Dianese
Maggio 31, 2020
Può capitare che anche in una giornata di fine maggio, col sole alto e i colori caldi della primavera, si cerchi la tranquillità dei colli liguri. A pochi chilometri dai nostri appartamenti per le vacanze a Diano Marina, si trovano le frazioni del comune: piccoli borghi con meno di 200 abitanti, quasi nascosti dagli oliveti centenari. Andarci è un po’come sospendere il tempo, mettersi in pausa dalle preoccupazioni per connettersi con un mondo semplice.
Si potrebbe pensare che siano paesini fantasmi, e invece no: le chiese sono spesso aperte, fuori dalle abitazioni è facile incontrare i loro abitanti che ti salutano curiosi, pronti a darti indicazioni. Certo, sono luoghi tranquilli, in cui è possibile riscoprire una vita lenta. Ma è proprio questo che li rende speciali.
In questo articolo vi porteremo con noi in un viaggio alla scoperta di Diano Calderina, Borgo Muratori, Diano Serreta e Diano Gorleri: le frazioni di Diano Marina.
Il primo abitato che incontrerete dopo una serie di tornanti, tra una fitta serie di olivi protetti dalle fasce, è Diano Calderina. Situato a circa 2 km da Diano Marina e a 70 metri sul livello del mare, questo borgo ha appena 62 abitanti. Sulla destra troverete subito la chiesa parrocchiale dedicata a San Giacomo (XVI secolo). Inizialmente ne scorgerete appena la semplice facciata bianca a volute laterali, che ricordano le falde di un antico cappello da carabiniere.
Dietro si staglia invece il campanile dipinto di un bel rosso mattone. Per accedere alla chiesa è sufficiente percorrere un piccolo vialetto in ciottoli e varcare il portone, quasi sempre aperto. L’interno semplice, col suo pavimento antico in ardesia e un’unica navata, ricorda più una cappella. Uno di quei luoghi di raccoglimento sincero, in cui la devozione si manifesta nel silenzio.
Questa chiesa doveva godere di un certo prestigio in passato, se al suo interno si custodivano un polittico del 1514 e una tela di Domenico Fiasella, oggi conservati entrambi al museo diocesano di Albenga. Una curiosità: a fianco della chiesa si trova una canonica che può ospitare chi percorre la Via della costa, il percorso che prosegue verso ovest il Cammino di Santiago.
Riprendete la macchina o, se preferite, proseguite il cammino in salita, lasciandovi guidare dalla strada. Dopo qualche altra curva arriverete tra le viuzze di Borgo Muratori. Anche questa frazione è un tesoro di pace. Immersi tra i terrazzamenti, perderete il conto degli alberi di olivo.
È impossibile non sbirciare tra i cortili delle case private, talmente prossimi alla strada. Del resto, sono così curati, con le loro piante in bella mostra, che sembrano essere lì apposta per rendere anche lo spazio pubblico più accogliente.
E poi fermatevi davanti all’Oratorio di San Biagio, situato tra la strada e il giardino di una casa privata. Di fronte troverete una panchina: approfittatene qualche minuto per ammirare la facciata in pietra della piccola chiesa. Il silenzio della valle potrebbe essere interrotto appena dal raglio di un asinello, poco distante.
Continuando il nostro percorso, a 184 metri sul livello del mare, troviamo Diano Serreta. Qui potrete parcheggiare la macchina sulla strada, davanti a una terrazza panoramica da cui è possibile ammirare il Golfo Dianese. Sulla destra, protetta da un’alta fascia ricca di fiori e siepi, si staglia la chiesa di S. Anna. Nascosta dalla chioma di un albero di olivo, la incontrerete alla fine di una ripida (ma breve) scalinata in ciottoli. Una volta arrivati in cima, l’edificio vi sorprenderà in tutta la sua eleganza.
La facciata rosa antico è definita da lesene e altri elementi neoclassici che le conferiscono una dolce austerità. Anche qui ci si imbatte facilmente in alcuni cortili privati, che non possiamo che ammirare per la bellezza, e per la fortuna di far parte di un paesaggio così straordinario.
Infine, il nostro viaggio si conclude a Diano Gorleri. Si tratta della frazione di Diano Marina col maggior numero di abitanti: ben 172! Anche qui non è difficile incontrare delle persone a cui chiedere indicazioni. Certo, perdersi in questi borghi è davvero difficile, ma può essere una buona occasione per scambiare due chiacchiere e scoprire qualcosa di nuovo.
Come in tutti i borghi in collina lo scenario si nasconde dietro una successione di strati sovrapposti. A emergere da lontano è il campanile bianco della chiesa dei santi Nicola e Leonardo. Man mano che ci si avvicina al centro, invece, la sua vista viene parzialmente nascosta dalle abitazioni e dagli immancabili ulivi.
Per raggiungere la piazzetta della chiesa si deve imboccare a piedi uno qualsiasi dei caruggi sulla sinistra. Qui vi troverete davanti a quello che un tempo era il fulcro della vita del paese. Se procedete verso la scalinata in marmo della chiesa, è probabile che vi venga incontro Prince, il guardiano della chiesa di Diano Gorleri. Un gatto un po’ sfortunato ma molto, molto affettuoso.
Seguitelo pure tra i banchi (si, gli è concesso entrare!) e ammirate il tripudio barocco in ogni angolo della navata. Dalle pareti al soffitto è una continua meraviglia: dipinti, stucchi e trompe l’oeil.
Vi sareste aspettati una simile ricchezza in una frazione di Diano Marina?
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