Visita il Forte di Santa Tecla di Sanremo: Storia, Mostre e Informazioni




Il Forte di Santa Tecla di Sanremo visto dall’alto

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Visita il Forte di Santa Tecla di Sanremo: Storia, Mostre e Informazioni




Settembre 22, 2025

Affacciato sul Porto Vecchio, a pochi passi dal centro e dal celebre Teatro Ariston, il Forte di Santa Tecla di Sanremo è uno dei simboli storici della città. Costruito nel Settecento dalla Repubblica di Genova per difendere la costa, questa imponente fortezza ha attraversato i secoli trasformandosi da presidio militare a carcere, fino a diventare oggi uno spazio museale e sede di mostre, eventi e visite guidate.

La sua posizione strategica, tra il mare e i giardini di Sanremo, lo rende una tappa imperdibile per chi vuole scoprire la storia locale e ammirare un raro esempio di architettura militare ligure. In questa guida troverai storia, orari, prezzi, informazioni utili e curiosità per organizzare al meglio la tua visita.

Come arrivare e dove parcheggiare[ torna al menu ]

Il Forte di Santa Tecla si trova in una posizione centrale, affacciato sul Porto Vecchio di Sanremo e facilmente raggiungibile a piedi dal cuore della città.

Per chi arriva in auto, una delle soluzioni più comode è parcheggiare nella zona dell’ex stazione ferroviaria, accanto alla pista ciclabile che attraversa il lungomare, oppure utilizzare il parcheggio multipiano del Palafiori, a breve distanza dal forte.

Se ti trovi in vacanza nella Riviera di Ponente, magari partendo dal nostro agriturismo a Diano Marina, puoi raggiungere Sanremo in meno di un’ora di auto. In questo modo, potrai inserire la visita al forte all’interno di un itinerario che includa anche spiagge, borghi storici e panorami costieri.

La storia del Forte di Santa Tecla[ torna al menu ]

La storia del Forte di Santa Tecla inizia nella seconda metà del Settecento: progettato da Giacomo De Sicre e Alberto Medoni, fu eretto tra il 1755 e il 1756 per volere della Repubblica di Genova come monito repressivo a seguito dell’insurrezione scoppiata a Sanremo nel 1753 Forte Santa Tecla. La sua pianta triangolare, con bastioni ai vertici, rimane uno dei rari esempi di architettura militare settecentesca conservata quasi intatta sulla costa ligure.

Con la dipartita della Repubblica di Genova, il forte assunse diversi ruoli funzionali. Dopo il 1815 fu trasformato in caserma, mentre nel 1864 iniziò la sua lunga fase come carcere giudiziario – mantenendo tuttavia la struttura originaria – fino al 1997.

Nel 2013 la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria avviò i primi lavori di consolidamento, che permisero l’apertura di alcune aree del piano terra, oggi adibite a spazio culturale. Dal 31 marzo 2016, il Forte passò alla competenza della Direzione regionale Musei Liguria; grazie a un protocollo siglato con il Comune di Sanremo, dall’estate 2016 ha riaperto come sede espositiva e luogo di eventi culturali.

Sanremo e il Forte Santa Tecla

Il Ponte del Vallotto: un frammento di storia all’ingresso del forte[ torna al menu ]

La visita al Forte di Santa Tecla inizia già all’esterno, dove è possibile ammirare un elemento architettonico di grande valore storico: un antico tratto del Ponte del Vallotto, un tempo situato sul torrente San Romolo, nei pressi della chiesa di San Siro. Questo ponte, utilizzato fino al 1866, fu parzialmente demolito e inglobato nella copertura del torrente, con l’aggiunta di un arco in mattoni per rinforzare la struttura indebolita.

Le sue origini si intrecciano con la storia più antica di Sanremo: sorgeva infatti lungo un tracciato viario coincidente con una strada romana, in un’area che ha restituito reperti di un insediamento databile al I secolo a.C. Qui, nel XII secolo, fu edificato il complesso della concattedrale di San Siro, sul sito di una chiesa proto-romanica e di strutture forse alto-medievali.

Della struttura originaria medievale sono arrivati fino a noi l’arco con conci in calcare rosato su entrambi i lati e parte del rinfianco meridionale, realizzato con conci di calcare grigio e alcuni elementi in arenaria. Per ampliare la sezione idraulica del torrente, il ponte fu smontato e, dopo un’attenta campagna di rilievo con tecnologia laser scanner, ricostruito qui all’ingresso del forte, dove oggi rappresenta una preziosa testimonianza del passato.

I resti del Ponte del Vallotto, Sanremo

L’edificio seicentesco e l’antico impianto per l’olio[ torna al menu ]

Accanto al Ponte del Vallotto, gli scavi archeologici hanno riportato alla luce i resti di un edificio del Seicento composto da quattro ambienti, appartenenti a due abitazioni distinte. Due lati dell’edificio si affacciavano direttamente sulla spiaggia, mentre sul retro e su un altro lato si estendeva un orto recintato, dotato di una cisterna voltata e di un pozzetto quadrangolare per l’approvvigionamento idrico.

Oggi sono visibili due ambienti dell’abitazione posta più a monte e una porzione della seconda unità. Sul lato nord-est si trovavano le porte di accesso di entrambe le case, mentre una scaletta permetteva agli abitanti della casa verso mare di scendere direttamente in spiaggia. Il pian terreno dell’unità a monte ospitava attività artigianali: prima una fornace, poi un impianto per la lavorazione e la vendita dell’olio di oliva. Il piano superiore, così come l’altra abitazione, era destinato ad uso residenziale.

La posizione esposta alle mareggiate rese necessario proteggere il lato sud-est con un robusto muro perimetrale, fondato su palificata e rinforzato da un contrafforte. Nella spiaggia antistante erano infissi pali per assicurare le barche tirate in secca.

Dopo l’abbandono della fornace, l’area dedicata all’olio fu attrezzata con quattro grandi vasche rettangolari in ardesia interrate e profonde circa un metro, ciascuna capace di contenere circa mille litri di prodotto. Coperte anch’esse in ardesia, erano dotate di un foro per il riempimento e collegate a un bancone sempre in ardesia, dove l’olio veniva travasato nei recipienti per la vendita al dettaglio. Il liquido in eccesso veniva recuperato e convogliato in un vaso interrato ai piedi del banco.

L’olio destinato alla vendita era probabilmente conservato in giare panciute di produzione provenzale, mentre nelle vasche si stoccava la riserva. Questo sistema, tipico in Liguria, permetteva di proteggere l’olio dalla luce e di mantenerne la temperatura costante tutto l’anno, garantendo qualità e conservazione ottimale.

I resti dell’impianto per l'olio, Sanremo

Come visitare il Forte di Santa Tecla[ torna al menu ]

Entrare al Forte di Santa Tecla significa fare un viaggio nella storia di Sanremo, dalla sua costruzione nel Settecento fino alla rinascita come spazio culturale. Il percorso di visita si sviluppa tra ambienti interni e aree esterne, offrendo non solo scorci suggestivi sul mare e sul porto, ma anche installazioni, pannelli e reperti che raccontano la funzione militare e carceraria della struttura. Oggi il forte ospita mostre temporanee, eventi e visite guidate, permettendo di scoprire da vicino uno dei simboli più autentici della città.

Forte Santa Tecla Sanremo, verso i bastioni

La struttura del forte[ torna al menu ]

All’ingresso del forte una targa commemorativa riassume le tappe principali della sua storia. Realizzato tra il 1755 e il 1756 per volere della Repubblica di Genova, il forte fu progettato dal geniere militare Giacomo De Sicre con una pianta triangolare e tre possenti bastioni, uno dei quali ingloba la precedente torre difensiva seicentesca nota come Castello Marittimo. Dotato di sedici cannoni sul fronte verso la città, entrò a far parte del sistema difensivo costiero in epoca napoleonica.

Dopo l’annessione della Liguria al Regno di Sardegna, divenne caserma dei bersaglieri e, dal 1864 al 1997, carcere giudiziario. Un ampio progetto di restauro, promosso dal Ministero della Cultura e dal Comune di Sanremo, ha permesso la riapertura al pubblico nel 2016, trasformandolo in un luogo di cultura e di eventi.

La struttura del Forte di Santa Tecla di Sanremo

La Piazza d’Armi[ torna al menu ]

Il cuore del Forte di Santa Tecla è la sua Piazza d’Armi, un tempo cortile scoperto e fulcro operativo della struttura. Durante il periodo in cui il forte fu adibito a carcere, venne aggiunta una passerella al livello del primo piano per consentire l’accesso alle celle. Nel corso del restauro, questa passerella è stata “ricreata” con una moderna struttura metallica che corre lungo tutto il perimetro, mantenendo viva la memoria dell’originale.

Oggi la Piazza d’Armi è coperta da una suggestiva struttura in legno lamellare e vetro, ma un tempo era completamente esposta alle intemperie. Pensare alle celle del primo piano, abitate da prigionieri in inverno e in estate senza alcuna protezione, fa intuire quanto la vita qui potesse essere dura: freddo pungente nei mesi invernali e caldo soffocante sotto il sole estivo. Una testimonianza concreta di quanto la funzione originaria del forte fosse lontana dall’idea di comfort che abbiamo oggi.

Il cortile, o Piazza d’Armi, del Forte di Santa Tecla, Sanremo

Il Magazzino di Ponente[ torna al menu ]

Dalla Piazza d’Armi, la visita prosegue verso il Magazzino di Ponente, oggi adibito a sala conferenze. La sua pianta trapezoidale segue l’andamento inclinato del perimetro triangolare del forte e l’ambiente è a doppia altezza, coperto da una volta. Questa conformazione permette di affacciarsi dall’alto anche dal primo piano, proprio come accade per la cisterna.

Il Magazzino di Ponente del Forte di Santa Tecla, Sanremo

In origine, questo spazio era utilizzato per lo stoccaggio di materiali. Nell’Ottocento, con la trasformazione del forte in caserma, fu convertito in cucina: sul lato sinistro è ancora visibile una piccola abside con camino, probabilmente l’antico forno. Successivamente, durante il periodo in cui il forte fu carcere, divenne spazio comune per i detenuti e luogo delle celebrazioni religiose nei giorni festivi.

Il restauro ha rimosso completamente gli intonaci, lasciando a vista la muratura originale e restituendo all’ambiente un aspetto autentico e suggestivo.

Magazzino di Ponente Forte Santa Tecla, Sanremo

La Cisterna[ torna al menu ]

Accanto al Magazzino di Ponente si trova la cisterna, un tempo riserva d’acqua per tutto il forte. La sua struttura è visibile sia dal pian terreno, dove si può osservare la grande vasca, sia dall’alto, grazie alla conformazione a doppia altezza che permette di affacciarsi dal primo piano. Questo elemento era fondamentale per garantire l’approvvigionamento idrico, soprattutto durante i periodi di assedio o in caso di isolamento prolungato.

Cisterna Forte Santa Tecla, Sanremo

I Bastioni[ torna al menu ]

Terminata la visita al piano terra, si sale fino ai bastioni, posti al secondo piano. In epoca carceraria, questa zona fungeva da cortile per i detenuti, offrendo loro l’unico spazio aperto a disposizione.

I lavori di restauro hanno restituito alla fruizione gli spazi delle terrazze e dei bastioni, un tempo sede delle batterie di cannoni: sedici rivolti verso la città, disposti sui bastioni settentrionali, e cinque diretti verso il porto e la Marina, sul bastione meridionale. Quest’ultimo si distingue per essere stato ricavato inglobando il “Castello Marittimo” del 1613, una precedente struttura difensiva.

Percorrendo tutti e tre i bastioni si gode di una bella vista a 360 gradi sul forte e sul paesaggio circostante: dal mare al centro storico, fino alle colline dell’entroterra.

Forte Santa Tecla Sanremo, i bastioni

Le celle dei detenuti[ torna al menu ]

Dopo aver percorso i bastioni, si scende al primo piano per visitare le celle dei detenuti. Un ballatoio moderno consente oggi di accedervi, ma sono ancora presenti le originali porte d’ingresso, alcune delle quali in fase di restauro. Quello che colpisce maggiormente è la loro conformazione: ambienti lunghi e stretti, con una minuscola finestra in fondo che lasciava filtrare appena un filo di luce.

Immaginare la vita all’interno di quelle stanze è impressionante. L’atmosfera risulta piuttosto soffocante. Se poi si considera che il carcere era spesso sovraffollato, diventa facile intuire quanto fosse difficile – e disumano – viverci.

Le antiche celle dei detenuti all’interno del Forte di Santa Tecla, Sanremo

Il quartiere dei soldati[ torna al menu ]

Si risale quindi al secondo piano, allo stesso livello dei bastioni, per entrare nel quartiere dei soldati. È uno spazio ampio, oggi allestito in gran parte come sala giochi e angolo biblioteca. In passato, però, qui vivevano i militari di stanza nel forte, e la struttura stessa racconta ancora la sua funzione originaria.

Il quartiere dei soldati all'interno del Forte di Santa Tecla, Sanremo

La sala dedicata alla storia di Sanremo[ torna al menu ]

Al secondo piano, tra gli spazi più curiosi da visitare, c’è una sala interamente dedicata alla storia di Sanremo dalla fine dell’Ottocento a oggi. Le pareti sono tappezzate di manifesti e pannelli tematici che raccontano il territorio, il Casinò, i fiori, la moda, la musica, gli sport, i motori (con il celebre Rallye di Sanremo), la promozione turistica, l’ospitalità e le origini del turismo nella città.

Tra i tanti più noti, spicca inaaspettato un cartello dedicato al territorio dedicato alla funivia Sanremo–Monte Bignone (1.299 metri di altezza). Fu costruita tra il 1933 e il 1936 e, con i suoi 7,5 km di lunghezza, per molto tempo è stata la funivia più lunga del mondo, un’eccellenza tecnologica che attirava visitatori da tutto il mondo.

La sua storia, però, non è stata semplice: prima la guerra, poi problemi giudiziari e il mancato adeguamento tecnologico e normativo ne hanno causato la chiusura definitiva nel 1981. Negli anni si è parlato più volte di progetti per ripristinarla, ma per ora resta solo un ricordo e una promessa non ancora mantenuta.

I Magazzini di Levante[ torna al menu ]

Prima di concludere il percorso all’interno del forte, è possibile visitare anche i Magazzini di Levante.

In origine, come riportano i rilievi successivi alla costruzione, erano destinati a magazzini per l’artiglieria. Nel rilievo del 1758 vengono indicati semplicemente come “magazzini” e, nel tempo, la loro funzione è cambiata più volte. Con il restauro sono stati riportati alla spazialità originaria descritta nei documenti settecenteschi, ma nel corso degli anni furono suddivisi da tramezze: negli anni Novanta, ad esempio, ospitavano uffici (come la sala matricola e l’ufficio del Comandante del Carcere) e un’infermeria affacciata sul cortile. Oggi questo ampio ambiente è destinato a spazi espositivi.

La vista dai bastioni del Forte di Santa Tecla, Sanremo

Orari, biglietti e informazioni utili[ torna al menu ]

Per accedere al Forte di Santa Tecla si passa prima dalla biglietteria, situata subito sulla destra all’ingresso.

Prezzo del biglietto[ torna al menu ]

Il biglietto costa 5 € (intero) e 2 € per i giovani tra i 18 e i 25 anni; l’ingresso è gratuito per i minori di 18 anni e in altre specifiche agevolazioni. È disponibile anche un biglietto combinato da 8 € che include il Museo Preistorico dei Balzi Rossi e l’Area Archeologica di Nervia. In occasione di mostre ed eventi particolari possono essere applicate tariffe dedicate.

I biglietti possono essere acquistati sul posto oppure prenotati online dal portale Musei Italiani.

Orari di apertura[ torna al menu ]

Dal 17 aprile al 15 giugno

  • Giovedì, sabato e domenica: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00

  • Venerdì: 9.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00


Dal 19 giugno al 14 settembre

  • Giovedì, sabato e domenica: 17.30 – 23.30

  • Venerdì: 9.00 – 13.00 / 17.30 – 23.30


Dal 18 settembre al 5 ottobre

  • Giovedì, sabato e domenica: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00

  • Venerdì: 9.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00


Dal 6 ottobre al 3 dicembre: chiusura stagionale.

Gli orari possono variare in occasione di eventi: eventuali modifiche vengono comunicate sul sito ufficiale e sui canali social ufficiali.

L’ingresso del Forte di Santa Tecla di Sanremo 

 

Ascolta tutti i podcast pubblicati sui nostri canali ufficiali:

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