Produzione agricola
Marzo 20, 2020
I limoni: con il loro colore intenso donano vivacità ai giardini su cui si affacciano i nostri appartamenti per le vacanze a Diano Marina. Giunta dall'Oriente la pianta del limone fa parte della quotidianità dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo ormai da secoli.
Anche il paesaggio ligure dunque, così come la sua cucina, si riempie del giallo di questo frutto.
L'albero di limone è stato importato in Liguria nel XV secolo. Nonostante la produzione non sia paragonabile a quella dell'Italia meridionale, anche qui non riusciremmo a immaginare i nostri terrazzamenti senza questi preziosissimi frutti.
Nel Ponente Ligure la coltivazione degli agrumi ha iniziato ad affermarsi a partire dal XVII secolo. Il mercato di riferimento era la Provenza, ma presto si iniziò a esportare i limoni liguri anche oltreoceano.
Nella zona di Ventimiglia, nei primi del Settecento, si istituì il “Magistrato de' Limoni”, con lo scopo di governare le attività di raccolta e vendita della produzione locale. Grazie alla creazione di opportuni “Capitoli”, si difendevano i prodotti e il loro prezzo sul mercato.
Nel XIX secolo a Sanremo i produttori di limoni si organizzarono in una corporazione dal nome Società Proprietari Orti di Limoni (S.P.O.L.). La squadra di “limunàri” era composta da:
Il compito degli uomini era quello di raccogliere gli agrumi e depositarli in un grande mucchio comune. Le donne, come spesso accade, svolgevano un lavoro di precisione: con un taglierino tagliavano il peduncolo e selezionavano i frutti migliori. Una volta terminata la conta, il segretario della posta dava al proprietario del campo un biglietto col numero dei frutti raccolti. In questo modo avrebbe potuto riscuotere l'importo dovuto dalla cassa della Società.
Infine, il raccolto veniva trasportato dai muli, o dalle donne (dette “camàle”) che caricavano i frutti sul capo e li portavano in città per la vendita.
Attualmente sono molto apprezzati e noti anche i limoni delle Cinque Terre, in particolare quelli di Monterosso, dove a maggio si tiene una sagra importante.
Non possiamo non citare poi il poeta genovese Eugenio Montale, che dedicò ai limoni una nota poesia, facendone un simbolo della sua estetica. Proprio a Monterosso Montale trascorse le vacanze insieme alla famiglia, durante l' infanzia e la giovinezza, e ne trasse ispirazione per i suoi componimenti.
Perché cantare di fiori esotici dai nomi altisonanti – ci dice il poeta – quando ogni giorno davanti a noi abbiamo i limoni a ricordarci la bellezza della semplicità?
Nella nostra azienda agricola abbiamo circa 20 piante di limoni. É possibile trovarle un po' dappertutto, tra le serre e la casa. Le abbiamo piantate 30 anni fa già grandi e innestate. Sono della varietà 4 stagioni e ci forniscono ogni anno dai 2 ai 10 quintali di limoni. Questo dipende molto anche dall'eliminazione dei loro rami in eccesso. Si tratta di una tipologia di pianta assai resistente, che sopporta bene le basse temperature e fruttifica tutto l'anno. Pensate che non hanno bisogno di alcun pesticida, e questo rende commestibile anche la loro scorza.
L'unico trattamento rivolto alle nostre piante riguarda la potatura. Questa avviene una volta all'anno ed è fondamentale per garantire una crescita rigogliosa. Il periodo migliore è la fine dell'inverno, per dar modo alla pianta di rigenerarsi con l'arrivo della primavera. I succhioni e i polloni vanno eliminati, perché sottraggono nutrimento agli altri rami che producono fiori. Anche quelli secchi o compromessi dal gelo devono essere tagliati con delle forbici adatte. In questo modo le piante si rinvigoriscono e fruttificano facilmente.
Come abbiamo già detto, le nostre piante producono limoni tutto l'anno. La loro raccolta non è dunque vincolata ad una stagione e non comporta particolari difficoltà. Raccogliamo i frutti dall'albero quando sono ben maturi. I limoni possono stare sulla pianta a lungo, ma riescono a maturare anche dopo essere stati estratti dai rami. Per questo motivo nella coltivazione intensiva gli agrumi sono spesso raccolti ancora verdi e poi manipolati e trattati con prodotti che non rendono sicuro mangiarne la buccia.
Come anche gli ospiti del nostro agriturismo sanno bene, da noi questo non avviene. I nostri limoni sono biologici e offriamo volentieri un cestino di benvenuto a chi soggiorna all'agriturismo.
Non avendo una grande quantità di piante, non possiamo garantire la distribuzione nei supermercati, e preferiamo quindi concentrarci sulla vendita diretta.
Un modo per avvicinarci ancora di più ai clienti e ospiti dell'Agriturismo Le Girandole, è garantire loro il profumo e il gusto dei nostri limoni.
Alcune delle informazioni storiche sono state tratte dal sito: https://www.cumpagniadiventemigliusi.it/vecchiosito/Alimentazione/Limoni_locali.htm
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