La coltivazione dei Carciofi nella nostra Azienda Agricola




La coltivazione dei carciofi a Diano Marina

Produzione agricola

La coltivazione dei Carciofi nella nostra Azienda Agricola




Novembre 24, 2025

L'inverno è per noi la stagione dei carciofi. Con il loro sapore deciso e il colore vibrante, conquistano da sempre le tavole mediterranee. Da anni una buona parte della nostra produzione è dedicata a questa preziosa pianta. Presso la nostra azienda agricola a Diano Marina infatti, coltiviamo il noto carciofo spinoso d'Albenga, una varietà autoctona piuttosto ghiotta.

La raccolta di carciofi alle Girandole

In questo articolo vedremo insieme quali sono i necessari passaggi legati alla coltivazione dei carciofi.

La produzione dei carciofi in Liguria

Il carciofo è una pianta tipicamente mediterranea, la cui maggiore produzione in Italia si attesta in Puglia, Sicilia e Sardegna. In Liguria è sicuramente minore, ma rappresenta comunque uno dei fiori all'occhiello della coltivazione agricola locale, insieme a quella della Zucchina trombetta, del pomodoro Cuore di bue, e dell'Asparago violetto.

In particolare, nella nostra regione la coltivazione di questa pianta si concentra nell'area del savonese e dell'imperiese, nella variante nota come “Carciofo spinoso d'Albenga”.

Il nostro bellissimo campo di carciofi a Diano Marina

La stagionalità del carciofo e il legame con la Liguria

In Liguria, la coltivazione del carciofo è molto più di un’attività agricola: è una tradizione che scandisce il ritmo delle stagioni e accompagna la vita delle campagne. La produzione si concentra tra novembre e maggio, mesi in cui i campi si tingono di tonalità verdi e violacee e la Riviera di Ponente offre il suo volto più autentico.

Il clima mite, la prossimità al mare e i terreni sabbiosi rendono questo territorio particolarmente favorevole alla coltivazione del carciofo spinoso d’Albenga, una varietà che da secoli rappresenta l’eccellenza agricola della zona. Ogni fase, dalla piantagione alla raccolta, richiede pazienza, dedizione e un rapporto continuo con la terra, un legame che in Liguria non si è mai spezzato.

Passeggiando tra i campi durante il periodo di raccolta, è possibile osservare il lavoro quotidiano dei produttori locali e respirare l’atmosfera di un’agricoltura che vive ancora a misura d’uomo. Un’esperienza che racconta la ricchezza agricola del territorio ligure e il suo profondo rispetto per la natura.

Immagine della piantagione di carciofi dell'azienda agricola

Il Carciofo Spinoso d’Albenga: una varietà ligure unica nel suo genere

Il Carciofo Spinoso d’Albenga è una delle varietà più pregiate e riconoscibili della Liguria. Coltivato principalmente lungo la piana di Albenga e nei comuni del Ponente ligure, si distingue per il suo aspetto caratteristico: i capolini sono di forma allungata, con brattee esterne di colore verde-violaceo e dotate di spine gialle all’estremità.

Questa varietà si adatta perfettamente al clima mite e al terreno sabbioso-argilloso della costa ligure, che ne esalta la dolcezza e l’intensità aromatica. A differenza di altre tipologie di carciofo, quello spinoso non richiede particolari concimazioni e cresce bene in ambienti soleggiati e ventilati, tipici della Riviera di Ponente.

Il suo sapore deciso, con note lievemente amare e salmastre, lo rende protagonista della cucina ligure tradizionale. Viene consumato sia crudo – in pinzimonio o con olio extravergine d’oliva locale – sia cotto, ad esempio ripieno, alla ligure o nelle torte salate.

Inutile parlare della proprietà nutritive, che sono molteplici: un concentrato di vitamine e minerali. Calcio, potassio e ferro per citarne solo alcuni.

A noi piace gustarlo anche cotto nelle ricette a cui siamo più affezionati: risotto e i frisceu. Ma soprattutto ci piace osservare i loro fusti fare capolino al tramonto dalle nostre fasce. Quando anche la fatica della coltivazione dei nostri carciofi viene sublimata dal loro profumo.

Il Carciofo Spinoso d’Albenga è riconosciuto come prodotto tipico della regione e inserito nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) della Liguria. La raccolta avviene tra novembre e maggio, periodo in cui i campi si colorano di sfumature viola e verdi, offrendo uno spettacolo naturale che testimonia la lunga tradizione agricola del territorio.

Immagine dei carciofi spinosi d'Albenga

Come avviene la coltivazione dei nostri carciofi

A differenza di quanto avviene per il basilico, coltivato in serra, coltiviamo i nostri carciofi in campo aperto. Abbiamo circa 1650 piante distribuite su due diverse fasce: la prima adiacente all'agriturismo e l'altra a 1,5 km di distanza.

Nonostante il carciofo sia una pianta poliennale – in grado, cioè, di resistere più anni nello stesso terreno – le nostre carciofaie vengono rinnovate ogni anno. Questo ci consente di aumentare la produttività delle piante, che riescono a produrre ciascuna fino a 7 carciofi. Ognuno di questi può arrivare a pesare dai 150 ai 400 grammi, mentre l'altezza varia da 1,2 a 1,3 metri.

Al termine del fusto troviamo il tipico capolino formato da foglie, o brattee, di colore verde intenso e violetto. Infine, le spine giallastre alle loro estremità rendono inconfondibili questi carciofi.

Quando si coltivano i carciofi

La pianta del carciofo si adatta facilmente a climi miti e predilige terreni pianeggianti e collinari, come il nostro. Sopporta anche le basse temperature, a patto che non scendano sotto lo zero, altrimenti la loro crescita viene drasticamente compromessa.

Piantiamo i nostri carciofi a metà agosto, in piccoli avvallamenti del terreno dalla forma sferica, profondi circa 25 centimetri e distanti tra loro più o meno 50 centimetri. Una volta avvenuta la posa a terra, procediamo con il posizionamento di un sistema di irrigazione a goccia, che provvederà all'approvvigionamento idrico automatico. Questo avviene soprattutto durante i periodi più secchi, quando le piogge non sono sufficienti a soddisfare le nostre piantine.

Immagine di un carciofo piantato in campo aperto

La raccolta

Le prime piante vengono raccolte manualmente prima di Natale, a circa 5 mesi dalla semina, e si procede fino a primavera inoltrata.

Un video sulla raccolta dei nostri carciofi

Appena bagnati dalla rugiada mattutina, li tagliamo e disponiamo su un contenitore insieme a gran parte del gambo e alle foglie. Prima di arrivare sulle vostre tavole, però, freschi e teneri come non mai, ci premuriamo di provarli. Del resto, il privilegio di avere un’azienda agricola è anche questo!

Un carciofo pronto per essere raccolto

I modi per gustarli sono molteplici: crudi con olio, sale e limone; fritti in pastella; insieme a risotti o alla pasta. Insomma, non c’è limite alla fantasia!

Dopo la raccolta guidata dalle mani abili di papà Franco, mamma Nives si occupa della pulitura e cottura. Abbiamo qualche ospite e ci teniamo a fare bella figura. Ma con i nostri carciofi non c’è modo di sbagliare! Noi decidiamo di assaporarli come aperitivo, crudi con dell’olio extravergine di oliva di nostra produzione, un pochino di sale, pepe e del Grana Padano per dare loro maggiore sapidità.

I carciofi vengono sistemati poi in apposite cassette che vengono destinate alla vendita. Diversamente da ciò che riguarda il nostro basilico e i pomodori Cuore di bue, il mercato di riferimento è soprattutto quello locale, in quanto le quantità, seppur variabili, non consentono di soddisfare le necessità della grossa distribuzione. Parte della produzione viene destinata anche alla vendita diretta presso l’agriturismo, dove gli ospiti possono acquistare i carciofi appena raccolti e altri prodotti dell’orto.

A proposito della rotazione delle colture, invece, alla carciofaia facciamo seguire la coltivazione della Zucchina trombetta. I residui organici prodotti dal carciofo, infatti, sono capaci di aumentare la fertilità del terreno sui cui sono stati impiantati nel corso degli anni, rivelandosi particolarmente preziosi per le nostre zucchine.

Immagine di carciofi pronti alla raccolta

Il carciofo nella tradizione gastronomica ligure e negli eventi locali

Il Carciofo Spinoso d’Albenga non è solo un ingrediente della cucina ligure, ma un vero e proprio simbolo del territorio della piana di Albenga. In famiglia o tra amici viene apprezzato crudo in pinzimonio, semplicemente con un filo d’olio extravergine d’oliva locale, oppure cotto in modo tradizionale: ripieno, saltato, fritto leggero o protagonista in torte salate che raccontano antiche ricette della Riviera di Ponente.

In questo video vediamo un modo semplice per preparare i carciofi

Sul piano degli eventi, la rassegna “Albenga in Tavola” offre una giornata interamente dedicata al carciofo spinoso, durante la quale produttori, chef e appassionati si incontrano in piazza per degustazioni, show-cooking e approfondimenti sul prodotto.È un momento conviviale che unisce gusto e cultura locale, e che rende visibile la relazione tra agricoltura, cucina e ospitalità in questa parte della Liguria.

Una filiera corta e sostenibile: dal campo alla tavola

Coltivare i carciofi direttamente nei terreni che circondano l’agriturismo permette di seguire ogni fase del processo produttivo con attenzione e rispetto per la natura. La nostra è una filiera corta e locale, che privilegia la qualità rispetto alla quantità e riduce al minimo gli sprechi e gli spostamenti.

Questo approccio sostenibile non riguarda solo la coltivazione, ma anche la filosofia dell’azienda: lavorare secondo i ritmi naturali delle stagioni, utilizzare risorse locali e valorizzare ogni prodotto della terra. Così, i carciofi raccolti al mattino possono arrivare in giornata nelle cucine dei ristoranti di zona o essere acquistati direttamente dagli ospiti, garantendo freschezza e genuinità.

Scegliere di produrre e vendere localmente significa contribuire alla tutela dell’ambiente, al sostegno dell’economia del territorio e alla riscoperta di un rapporto più diretto tra chi coltiva e chi consuma. Un modo semplice ma concreto per promuovere un’agricoltura che guarda al futuro restando fedele alle proprie radici.

 

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