Itinerari & Trekking
Settembre 01, 2024
L’Alta Via del Sale è considerata da molti appassionati di moto e trekking come il vero “Sacro Graal” dei percorsi che attraversano la Liguria. Questo antico itinerario, un tempo utilizzato per il trasporto del sale, si snoda tra paesaggi mozzafiato e valli incontaminate, abbracciando due delle regioni più affascinanti d’Italia: la Liguria e il Piemonte. Per un breve tratto, il percorso sconfinato si addentra anche in territorio francese, offrendo un’esperienza unica che coniuga natura, storia e avventura.
Che si decida di percorrere la Via del Sale in moto, a piedi o in mountain bike, il percorso promette un viaggio ricco di emozioni tra suggestivi paesaggi alpini e pittoreschi borghi antichi, regalando uno sguardo autentico su un tratto di Italia spesso poco conosciuto ma incredibilmente affascinante.
La Via del Sale deve il suo nome al prezioso minerale che veniva trasportato lungo questi antichi percorsi da mercanti e mulattieri. In passato, il sale era un bene estremamente importante, non solo per insaporire i cibi ma soprattutto per la conservazione degli alimenti. Le rotte delle Vie del Sale collegavano la Pianura Padana e le valli dell'entroterra con il Mar Ligure, permettendo ai commercianti di trasportare il sale marino dalle saline costiere verso l'interno dell'Italia settentrionale.
Questi itinerari erano fondamentali per l'economia delle regioni attraversate, poiché il sale, insieme ad altri beni come l’olio, i formaggi e il grano, veniva scambiato nei mercati locali. Le carovane percorrevano queste strade impervie per giorni, affrontando dislivelli e condizioni climatiche difficili per portare il sale dal mare ai centri urbani e agricoli delle Alpi e dell'entroterra piemontese.
La Via del Sale è un antico itinerario che collega la Liguria al Piemonte, attraversando anche un breve tratto del territorio francese. Il percorso principale dell’Alta Via del Sale si snoda dalle montagne di Limone Piemonte, in provincia di Cuneo, fino alla costa ligure, raggiungendo Ventimiglia.
Questo percorso si sviluppa lungo circa 40 chilometri, e permette di ammirare paesaggi che variano dalle alte vette alpine ai panorami mozzafiato sul Mar Ligure. Il tracciato si inserisce all’interno di aree protette di grande valore ambientale, come il Parco Naturale delle Alpi Marittime, il Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri e il Parc National du Mercantour. Tutti questi parchi preservano una straordinaria biodiversità, con estesi pascoli d'altura, rocce dolomitiche e fenomeni carsici, che rendono l’itinerario particolarmente affascinante per gli amanti della natura e della storia.
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Per chi desidera esplorare la Via del Sale, è possibile consultare mappe dettagliate e cartografie, che indicano le diverse tappe, punti panoramici e deviazioni accessibili in moto, a piedi o in mountain bike.
Il percorso è piuttosto ben segnalato e adatto a chi cerca un’avventura tra scenari naturali unici, costellati da antiche fortificazioni e paesaggi incontaminati.
L’Alta Via del Sale è un percorso montano che si sviluppa a un’altitudine compresa tra i 1.700 e i 2.200 metri sul livello del mare. Questo itinerario è molto apprezzato dagli amanti dell’avventura e dei percorsi off-road, non solo per la sua bellezza, ma anche per le sue condizioni di accesso particolari.
La strada è aperta solo per un periodo limitato dell’anno, da metà giugno a metà ottobre, e per accedere è necessario prenotare, con disponibilità regolata in base al punto di partenza, Limone Piemonte o Monesi.
L’accesso è a numero chiuso per veicoli a motore: sono ammesse solo 80 auto e 140 moto o quad al giorno, mentre non ci sono restrizioni per chi percorre la via in bicicletta o e-bike.
Durante il periodo di apertura, il percorso rimane chiuso per due giorni settimanali, rendendo ancora più importante pianificare attentamente la propria visita. Consiglio di evitare i weekend, quando la strada è più trafficata, poiché la presenza di mezzi che viaggiano in direzione opposta può richiedere fermate frequenti per permettere il passaggio, aumentando il rischio di incidenti lungo tratti esposti con precipizi ai lati.
Affrontare la Via del Sale non è per tutti. Le condizioni del percorso richiedono mezzi adeguati e un’attenta preparazione.
Per chi decide di percorrerla in moto, l’ideale è una moto da enduro con ruote tassellate, che garantiscono una presa migliore sui tratti sconnessi e su una strada bianca non asfaltata con molti pietroni. L’utilizzo di scooter o moto stradali è altamente sconsigliato a causa delle difficoltà tecniche del tracciato.
Per ammirare appieno il paesaggio, scattare fotografie e respirare l’aria pura dell’Alta Via del Sale, la moto da enduro è senza dubbio la scelta ideale. Tuttavia, non tutti sono esperti di questo tipo di guida, né appassionati di off-road, quindi è essenziale avere un minimo di allenamento o essere un po' temerari. La guida su questo tracciato richiede particolare attenzione: ti consiglio di evitare accelerazioni e frenate brusche, mantenere una velocità costante e concentrarti sulla strada in ogni momento.
La moto ideale per affrontare la Via del Sale è senza dubbio una moto da enduro, preferibilmente leggera, maneggevole e dotata di ruote tassellate che offrono una buona presa sui terreni sconnessi e sterrati tipici di questo percorso.
Modelli come la Royal Enfield Himalayan sono particolarmente indicati per chi è alle prime armi, grazie alla loro versatilità, affidabilità e facilità di guida anche su superfici non asfaltate. Le moto da enduro sono infatti progettate per affrontare condizioni impegnative, come pietroni, ghiaia e tratti di strada bianca che caratterizzano la Via del Sale.
È ovviamente sconsigliato l’utilizzo di moto stradali o scooter, poiché mancano della struttura e delle sospensioni adeguate per affrontare queste difficoltà.
È sconsigliato anche viaggiare con passeggeri, a meno che tu non sia un guidatore davvero esperto, poiché il percorso richiede un controllo totale del mezzo senza ulteriori pesi che potrebbero compromettere la sicurezza.
Per chi volesse intraprendere il percorso in auto, è necessario avere un fuoristrada 4x4 e una buona esperienza di guida su terreni accidentati, poiché gli spazi per fermarsi e manovrare sono molto limitati, specialmente nelle aree più alte dopo la parte boscosa.
L’utilizzo di e-bike potrebbe essere un’opzione valida, ma non per l’intero percorso; è necessario organizzare una sosta a Limone Piemonte, che offre migliori strutture di accoglienza per i ciclisti rispetto al versante ligure.
Il tempo necessario per percorrere la Via del Sale dipende molto dal mezzo scelto e dalla preparazione fisica. In moto o in auto, l'intero itinerario può essere completato in una giornata, con un tempo medio di percorrenza che va dalle 5 alle 7 ore, a seconda delle condizioni della strada e delle soste lungo il percorso. È importante ricordare che la velocità deve essere moderata, soprattutto per evitare incidenti nei punti più stretti ed esposti.
Per chi sceglie di affrontare la Via del Sale a piedi, il tempo richiesto è decisamente maggiore. Il percorso può essere suddiviso in più tappe, con una durata complessiva di 2-3 giorni, a seconda del livello di allenamento e del ritmo di marcia. Lungo il percorso si incontrano diversi rifugi o agriturismi in cui fermarsi.
Il periodo migliore per percorrere la Via del Sale è durante i mesi estivi, da metà giugno a metà ottobre, quando il tracciato è aperto e le condizioni climatiche sono più favorevoli.
Ricordo ancora una volta che la strada è accessibile solo per un periodo limitato e durante questi mesi ci sono anche due giorni di chiusura settimanale, quindi è fondamentale pianificare l’avventura in anticipo.
Nei weekend, l’afflusso di veicoli aumenta significativamente, rendendo la percorrenza più complicata, soprattutto nei tratti stretti e con precipizi. Ti consiglio quindi, se possibile, di scegliere giorni feriali.
Affrontare il percorso in moto significa anche dotarsi di un equipaggiamento adeguato:
Pantaloni e giacca da enduro, possibilmente anche una giacca impermeabile, poiché il meteo in alta quota può cambiare repentinamente.
Uno zaino con pranzo al sacco e almeno 1,5 litri d’acqua.
Anche se ci sono diverse restrizioni e difficoltà, il percorso merita davvero: ogni sforzo è ripagato dall’unicità dell’esperienza e dalla bellezza del paesaggio!
Per affrontare la Via del Sale in moto, ho scelto di affittare una Royal Enfield Himalayan, una moto da enduro versatile e perfetta per i principianti, presso Sud Est Rental Raid a Casanova Lerrone. Questo punto di noleggio si trova a circa 47 km dall’ingresso della Via del Sale e a 30 km dall’agriturismo dove ho soggiornato. Il costo del noleggio è stato di 110 euro per l’intera giornata, con ritiro alle 9:00 e riconsegna entro le 19:00. È ovviamente necessario avere la patente A per poter guidare questa moto da 400 cc di cilindrata.
Sud Est Raid offre anche la possibilità di affittare l’abbigliamento da moto e il casco, nel caso in cui non si abbia l’attrezzatura adeguata.
Oltretutto, per chi non vuole viaggiare da solo, organizzano periodicamente gite guidate con gruppi di 10-15 partecipanti, da prenotare anticipatamente sul loro sito web.
Alta Via del Sale
Per accedere alla Via del Sale è necessario prenotare i biglietti in anticipo, scegliendo il sito giusto in base al punto di partenza.
Per chi sceglie la partenza da Monesi, la prenotazione deve essere effettuata tramite il sito briga.info. Invece, per chi parte da Limone Piemonte, il sito da utilizzare è viadelsale.bikesquare.eu.
Consiglio di effettuare la prenotazione con almeno 10 giorni di anticipo, anche se in alcuni casi possono bastare 7 giorni, specialmente se si tiene conto delle condizioni meteo che possono influenzare la scelta del giorno migliore per percorrere il tracciato.
Dopo aver completato la prenotazione, bisogna portare con sé la ricevuta e mostrarla alla stazione di ingresso corrispondente al lato scelto per l’accesso.
Alta Via del Sale tratto centrale del percorso
Il percorso completo della Via del Sale si estende per circa 300 km, snodandosi tra paesaggi montani e antichi tracciati commerciali. Ecco la descrizione del percorso che ho affrontato io in moto.
Partendo da Casanova Lerrone, la nostra avventura in moto inizia dirigendosi verso Cesio, per poi imboccare la SS28 fino ad Acquetico, frazione di Pieve di Teco. Da qui, si prende una deviazione verso Mendatica e si prosegue fino a Monesi di Triora. Superato Monesi, si giunge a un bivio: proseguendo dritto si raggiunge la stazione di ingresso della Via del Sale, mentre svoltando a sinistra si sale verso il Monte Saccarello, dove si trova il Redentore, uno dei punti panoramici più suggestivi del percorso.
Una volta giunto al bivio, ho deciso di salire al Redentore, situato a 2.164 metri sul Monte Saccarello, la montagna più alta della Liguria. Questo luogo, che rappresenta simbolicamente il confine tra Liguria, Piemonte e Francia, permette di ammirare dall’alto le montagne che si estendono a perdita d’occhio: difficile credere di essere ancora in Liguria!
La statua del Cristo Redentore, voluta da Papa Leone XIII nel 1901 in occasione del Giubileo del 1900, è una delle 21 installate su diverse montagne italiane nello stesso periodo. Maggiori dettagli sul Redentore e il Monte Saccarello possono essere trovati qui e qui.
A pochi metri sotto la statua, si trova il Rifugio La Terza, una struttura moderna dove è possibile pernottare e gustare piatti tipici. Gestito dalla storica azienda Fratelli Porro di Nava, pastificio storico, rappresenta un ottimo punto di sosta per i viaggiatori.
Poco più sotto, si trova il Rifugio Sanremo, un’opzione più spartana gestita dal CAI di Sanremo, ideale per chi cerca un’atmosfera più essenziale e autentica.
Accanto alla statua del Redentore, si può notare una piccola costruzione che faceva parte delle Batterie del Monte Saccarello. Queste postazioni militari, utilizzate durante la Seconda Guerra Mondiale a difesa del confine italiano contro la Francia, sono una testimonianza storica delle tensioni belliche del passato.
Dopo la visita al Monte Saccarello, mi sono diretto rapidamente verso la stazione di ingresso della Via del Sale. La strada fino all’ingresso è ben percorribile e, una volta arrivato, è necessario fermarsi per mostrare il biglietto ai volontari presenti.
Superata la stazione, il percorso si sviluppa prevalentemente attraverso una zona boschiva ricca di abeti fino al Col de la Celle Vieille. Questo tratto, pur essendo affascinante dal punto di vista naturale, tende a coprire la vista sulle montagne circostanti, risultando un po’ monotono per chi cerca panorami aperti.
Dal punto di vista della guida, è una parte facile, con una strada sterrata abbastanza ampia da permettere il passaggio di due auto senza difficoltà. Lungo il percorso, si entra nel Parco Naturale del Marguareis, un’area protetta caratterizzata da una straordinaria biodiversità.
A partire dal Col de la Celle Vieille, il percorso cambia radicalmente. La strada diventa più stretta e impegnativa, priva di protezioni a valle e caratterizzata da pietroni che richiedono maggiore attenzione nella guida. Il paesaggio si apre finalmente, regalando scorci spettacolari sulle montagne.
Alta Via del Sale vicino al rifugio Don Barbera
Questo tratto, che si estende dal Col de la Celle Vieille al Passo di Framargal (2189 metri) e fino al Colle dei Signori, richiede maggiori capacità e una guida più tecnica.
Al Colle dei Signori, si trova un parcheggio dove è possibile fare una breve sosta, e da qui una discesa conduce al Rifugio Don Barbera, aperto da maggio a ottobre. Il rifugio, situato in una posizione strategica, è un ottimo punto di ristoro per i viaggiatori che desiderano fermarsi a mangiare o pernottare.
Dopo aver superato il Colle dei Signori e il Rifugio Don Barbera, si entra nel tratto francese dell’Alta Via del Sale, che si estende fino al tornante della Boaria. Questa sezione è particolarmente spettacolare e difficile, con un paesaggio quasi lunare, caratterizzato da formazioni carsiche uniche.
È qui che ho scattato le foto più belle dell’intero percorso, grazie agli scenari aperti e al lungo tratto di strada visibile all’orizzonte. Anche se il fondo stradale è complicato e richiede molta attenzione, il fascino e la bellezza di questa parte della Via del Sale ripagano ogni sforzo.
Alta Via del Sale parte centrale del tracciato
Dopo aver attraversato il tratto francese della Via del Sale, si torna nuovamente al confine italo-francese, salendo sul Col della Boaria, dove si incontra la Caserma della Boaria e il famoso Tornante della Boaria. La caserma, un vecchio ricovero militare risalente probabilmente all’800, si presenta oggi in uno stato di rovina, con solo pochi resti visibili. Nonostante il suo stato di abbandono, la struttura racconta una parte della storia militare della regione.
Il Tornante della Boaria è uno dei punti più fotografati di tutta l’Alta Via del Sale, grazie alla sua forma scenografica che offre una vista straordinaria sulle montagne circostanti. Sarebbe l’ideale per riprese con un drone, ma anche con semplici foto si riesce a catturare la bellezza del luogo.
Dopo il Tornante della Boaria, la Via del Sale rientra definitivamente in territorio italiano e si avvicina alla sua conclusione. La strada diventa più pianeggiante, regalando scorci meravigliosi sulla Valle Vermenagna, con Limone Piemonte visibile in lontananza.
Consiglio di prestare particolare attenzione all’ultimo tratto in discesa verso la stazione di ingresso di Limone Piemonte, caratterizzato da una ripida pendenza. Ti suggerisco di scendere lentamente, evitando frenate brusche e utilizzando il freno motore per prevenire cadute.
Alta Via del Sale ultimo tratto
Dopo aver completato il percorso, ho proseguito verso l’ultimo punto di interesse: i Forti Centrali di Tenda. Per raggiungere il forte è necessario percorrere una breve strada a piedi, ma la vista che si apre di fronte è maestosa.
Il Forte Centrale, conosciuto anche come Forte Colle Alto, fu completato nel 1880 ed era un fulcro del sistema difensivo del Colle di Tenda. Armato con cannoni, mortai e mitragliatrici, il forte ospitava circa 300 uomini e includeva scuderie, magazzini e una teleferica per rifornimenti anche in condizioni di neve. Attualmente, l’accesso all’interno non è consentito poiché il ponte di ingresso è stato distrutto; occasionalmente viene montato un ponte di legno per consentire la visita, ma non era presente durante la mia visita.
Dopo aver esplorato il Forte Centrale, sono tornato a Limone Piemonte e da lì, tramite le strade statali, sono rientrato a Casanova Lerrone. Ripercorrere la Via del Sale al ritorno avrebbe richiesto troppo tempo, impedendomi di rispettare l’orario di consegna della moto a noleggio. Questa conclusione segna la fine di un viaggio impegnativo ma incredibilmente affascinante, che rimane un’esperienza indimenticabile per chiunque abbia la passione per l’avventura e la scoperta di luoghi storici e naturali unici.
La Via del Sale offre numerose varianti che si sviluppano lungo il suo tracciato principale, permettendo di esplorare ulteriormente i paesaggi montani tra Liguria, Piemonte e Francia. Lungo il percorso si incontrano infatti vere e proprie diramazioni della Via del Sale, che scendono sui diversi versanti.
Una delle varianti più interessanti è la Ciclovia delle Alpi del Mediterraneo, che attraversa il territorio francese offrendo un itinerario mozzafiato tra tornanti e paesaggi montani. Questo percorso è particolarmente apprezzato dai ciclisti per la sua bellezza e per la sfida tecnica che rappresenta.
Altrettanto affascinante è la Via del Duca, che scende verso la Certosa di Pesio, nei pressi di Chiusa Pesio, e combina storia e natura lungo un tracciato suggestivo.
Altre varianti degne di nota includono la Limone-Ventimiglia e la Limone-Sanremo, che seguono in parte l’Alta Via del Sale ma si estendono fino alle coste liguri, offrendo la possibilità di unire l’esperienza montana a quella marittima. Il Tour dei Saraceni e la Via dei Pellegrini si snodano invece lungo tracciati storici che ripercorrono antiche rotte utilizzate da mercanti e viandanti, arricchendo l’esperienza con una dimensione culturale davvero unica.
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