Comuni del Golfo Dianese
Febbraio 17, 2025
Se c’è un posto capace di incantare chiunque con il suo fascino senza tempo, quello è Diano Castello, un piccolo gioiello nella Liguria di Ponente arroccato sulle colline del Golfo Dianese. Questo borgo fortificato, ricco di storia, tradizioni e stupendi panorami, è un vero tuffo nel passato, con i suoi stretti caruggi, le antiche chiese e le testimonianze della sua lunga storia medievale. Non è solo un luogo da vedere, ma da vivere: qui puoi passeggiare senza fretta, scoprire gli angoli nascosti e assaporare le eccellenze locali come l’olio d’oliva e il celebre vino Vermentino.
Che tu sia appassionato di architettura medievale, amante del buon vino, o semplicemente in cerca di un’atmosfera autentica lontana dal caos, Diano Castello ha qualcosa per te. Continua a leggere per scoprire cosa fare, cosa vedere e perché questo borgo merita un posto d’onore tra i Borghi più belli d’Italia.
Diano Castello visto dall’alto
Raggiungere Diano Castello è davvero semplice, grazie alla sua posizione strategica sulle colline del Golfo Dianese, a pochi chilometri dal mare.
Se viaggi in auto, puoi prendere l'uscita autostradale di San Bartolomeo al Mare sulla A10 e seguire le indicazioni per il borgo, che dista circa 10 minuti. Per chi arriva in treno, la stazione di riferimento è quella di Diano Marina, da cui è possibile proseguire in taxi o con mezzi pubblici locali.
Se stai cercando un posto dove dormire per esplorare la zona, allora ti proponiamo il nostro agriturismo a Diano Marina. Situato a breve distanza da Diano Castello,offriamo accoglienza autentica e la comodità di trovarsi vicino alle principali attrazioni del Golfo Dianese. Dopo una giornata trascorsa tra i caruggi medievali e gli scorci sul mare, potrai rilassarti circondato dalla tranquillità della campagna ligure.
Dall’agriturismo a Diano Castello
Addentrarsi nella storia di Diano Castello significa scoprire un passato ricco di fascino, fatto di incursioni saracene, potenti feudatari e alleanze con la Repubblica di Genova. Questo piccolo borgo ha saputo conservare intatte le tracce di un’epoca lontana, ancora oggi visibili tra le sue mura e i suoi caruggi.
Sebbene le radici di Diano Castello siano incerte, quello che sappiamo è che le prime testimonianze risalgono al X secolo, un periodo segnato dalle frequenti incursioni dei pirati saraceni che minacciavano i villaggi costieri della Liguria. Per proteggere le proprie famiglie, gli abitanti del Golfo Dianese decisero di rifugiarsi nell'entroterra, su un colle strategico da cui era possibile avvistare i pericoli in arrivo dal mare. Fu in questo periodo che nacque Castrum Diani, un villaggio fortificato costruito con l'obiettivo di organizzare una difesa efficace contro le incursioni.
La prima menzione documentata di Diano Castello risale al 1033, quando il borgo era sotto il controllo del Comitato di Albenga. Nel XI secolo, il dominio passò ai potenti Marchesi di Clavesana, che governarono fino al XII secolo. Tuttavia, con l'espansione della Repubblica di Genova, i feudatari furono gradualmente costretti a cedere i loro diritti. Nel 1228, i Clavesana vendettero definitivamente il controllo di Diano Castello alla "Superba", segnando la fine dell’epoca feudale.
Uno degli episodi storici più significativi per Diano Castello avvenne nel 1284, durante la famosa Battaglia della Meloria. Una galea armata inviata dalla comunità dianese combatté al fianco di Genova contro Pisa, contribuendo alla vittoria della Repubblica genovese. Questo atto di coraggio valse a Diano Castello sgravi fiscali e l'appellativo di "magnifica", un riconoscimento di cui il borgo va ancora oggi fiero.
Durante il periodo medievale, Diano Castello si organizzò in una struttura comunale nota come Communitas Diani, pur rimanendo sotto il controllo di Genova. Il borgo era amministrato da un Podestà, eletto dalla città di Genova, che aveva responsabilità amministrative, giurisdizionali e militari. Nel 1363 furono redatti gli Statuti di Diano Castello, un codice scritto in latino che regolamentava la vita civile, penale e amministrativa del borgo.
Con l'aumento della sicurezza lungo la costa e la ripresa del commercio marittimo, il ruolo strategico di Diano Castello diminuì progressivamente. La popolazione si spostò verso i centri costieri, come Diano Marina, segnando un graduale abbandono del borgo.
Durante il XIX secolo, il borgo subì ulteriori cambiamenti: entrò a far parte del Regno di Sardegna dopo il Congresso di Vienna e, nel 1861, fu annesso al Regno d'Italia. Nel 1887, Diano Castello fu colpito da un violento terremoto che causò gravi danni strutturali e 32 vittime. Per un breve periodo, dal 1923 al 1925, il comune fu accorpato a quello di Diano Marina.
Diano Castello e il Golfo Dianese
Diano Castello è un luogo dove ogni angolo racconta una storia. Passeggiando tra i suoi caruggi, si scoprono tracce della vita medievale e degli eventi che hanno segnato il borgo nel corso dei secoli.
Il borgo ospita alcune affascinanti chiese liguri, come la Chiesa di San Giovanni Battista, con i suoi pregevoli affreschi e decorazioni barocche, e la Chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al XII secolo, dove l’atmosfera austera e i dettagli romanici ti faranno fare un salto nel passato.
La Chiesa Parrocchiale di San Nicola da Bari a Diano Castello è un notevole esempio di architettura barocca ligure. La sua costruzione, iniziata nel 1699 su progetto dell'architetto Giobatta Marvaldi e del figlio Giacomo Filippo, si protrasse fino al 1730. La facciata è caratterizzata da lesene, un elegante cornicione e un frontone curvilineo. Purtroppo, il terremoto del 1887 causò il crollo del tetto e della cuspide del campanile, che non venne più ricostruita. L'interno, a navata unica con cappelle laterali, è arricchito da altari in marmo policromo. Di particolare rilievo sono gli affreschi del catino absidale, opera di Luigi Morgari, e quelli della volta, realizzati da Raffaele Resio. Tra le opere d'arte conservate, spicca un Crocifisso ligneo del XVIII secolo attribuito allo scultore Anton Maria Maragliano.
Cuore pulsante di Diano Castello, questa piazza è circondata da edifici storici e offre un punto di vista privilegiato per ammirare la struttura urbanistica del borgo. Qui, potrai scattare foto panoramiche e rilassarti godendo della tranquillità del luogo.
Le lone di Diano Castello sono antiche cisterne sotterranee utilizzate in passato per raccogliere e conservare l’acqua piovana, una risorsa fondamentale per la vita quotidiana del borgo. Queste strutture, ingegnose e funzionali, testimoniano l’abilità tecnica e l’adattamento degli abitanti a un territorio collinare dove l’approvvigionamento idrico non era sempre facile.
Scavate nella roccia e protette da solide coperture, le lone servivano non solo per uso domestico ma anche per garantire acqua alle coltivazioni e agli animali, soprattutto nei periodi di siccità. La loro presenza era sinonimo di autosufficienza e resilienza, qualità indispensabili per una comunità medievale che viveva in una posizione cosí strategica, ma al tempo stesso isolata.
Oggi, le lone rappresentano un simbolo del legame profondo tra Diano Castello e il suo passato, e permettono di comprendere un aspetto essenziale della storia locale, dove la necessità ha ispirato soluzioni che ancora oggi ci affascinano per la loro semplicità e ingegno.
Passeggiando tra i caruggi, le viuzze strette e ombrose che si snodano tra le antiche case in pietra, ti sentirai immerso nell’autentica atmosfera medievale.
Salendo verso i punti più alti del borgo, sarai ricompensato da spettacolari viste sul Golfo Dianese e sulle colline circostanti. È il luogo ideale per una foto ricordo o semplicemente per fermarti a respirare la bellezza del paesaggio.
Centro storico di Diano Castello
La tradizione agricola è parte integrante dell’identità di Diano Castello, che da secoli è terra di uliveti e vigneti. Le colline che circondano il borgo, baciate dal clima mite del Golfo Dianese, offrono il terreno ideale per la coltivazione di due eccellenze del territorio: l’olio e il Vermentino.
A Diano Castello, la coltivazione della vite e dell’olivo è molto più di una semplice attività economica, ma una vera e propria forma d’arte. Camminando tra i filari e gli uliveti, è possibile percepire il legame profondo tra gli abitanti e la loro terra, un legame che si rinnova ogni stagione, nel rispetto di un patrimonio agricolo che rappresenta l’anima del borgo.
Gli uliveti di Diano Castello producono un olio extravergine di oliva di alta qualità, frutto delle varietà locali come la Taggiasca. Gli agricoltori del borgo hanno affinato nei secoli le tecniche di raccolta e spremitura, mantenendo un forte legame con la tradizione. Il risultato è un olio dal sapore delicato, perfetto per esaltare i piatti tipici della cucina ligure.
Il Vermentino, simbolo dell’enologia locale, trova a Diano Castello un habitat perfetto. Questo vino bianco, fresco e aromatico, è il frutto di una lavorazione attenta e di una profonda conoscenza del territorio. La combinazione di suolo calcareo e brezze marine conferisce al Vermentino un carattere unico, apprezzato sia a livello locale che oltre i confini regionali.
Diano Castello è un borgo che vive e celebra il suo territorio attraverso eventi e tradizioni che uniscono storia, cultura ed enogastronomia.
Tra i momenti più attesi dell’anno, il Premio Vermentino occupa sicuramente un posto speciale. Questa manifestazione, dedicata al celebre vino locale, richiama appassionati, produttori e visitatori curiosi da tutta Italia. Durante l’evento, è possibile degustare diverse etichette di Vermentino, conoscere i produttori e scoprire il legame profondo tra il borgo e la sua tradizione vinicola. Le degustazioni, spesso accompagnate da musica e spettacoli, rendono l’atmosfera davvero unica e coinvolgente.
Oltre al Premio Vermentino, Diano Castello ospita altre manifestazioni che valorizzano la sua cultura e il suo passato. Le feste religiose, come quelle dedicate a San Giovanni Battista, patrono del borgo, offrono l’occasione per immergersi nella spiritualità e nella tradizione popolare, con processioni, celebrazioni e momenti di convivialità nella piazza principale.
Un altro evento di grande richiamo è il Castrum Diani, una rievocazione medievale che si svolge generalmente a settembre. Durante questa festa, le vie e le piazze del borgo si animano con spettacoli, combattimenti, esibizioni di sbandieratori, musici e trampolieri, offrendo ai visitatori un autentico tuffo nel passato.
Diano Castello, il centro storico visto dall’alto
Diano Castello nasconde curiosità e dettagli storici che rendono il borgo ancora più affascinante. Sapevi, ad esempio, che il nome "Castrum Diani" deriva dal latino e significa "luogo fortificato di Diana"? Questo richiama il culto romano della dea Diana, un possibile riferimento alle origini antiche della zona.
Si dice poi che alcune case del borgo siano dotate di passaggi segreti utilizzati nel Medioevo per spostarsi rapidamente durante gli assedi o per nascondere beni preziosi. Nel sottosuolo del borgo si trovano non solo le famose lone, ma anche vecchie cantine scavate nella roccia, un tempo utilizzate per conservare il Vermentino e gli alimenti durante i periodi più caldi.
Sapevi che la piazza principale del borgo pare che un tempo fosse utilizzata come luogo di raccolta per i mercati medievali? Qui si barattavano olio d’oliva e vino con merci provenienti dal mare.
Infine, pochi sanno che alcune pietre delle antiche mura riportano incisioni che, secondo gli storici, potrebbero essere segni lasciati dai maestri scalpellini per "firmare" il loro lavoro o per indicare i confini delle proprietà.
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